domenica 2 novembre 2014

Sentenze di cui vergognarsi

Mi vergogno di essere italiana,  mi vergogno della sentenza d'appello del caso Cucchi. Provo  ribrezzo nei confronti del segretario del sindacato di polizia.

mercoledì 8 ottobre 2014

I sassi e l'art. 18.

Da  un po' non pubblico le foto dei nuovi sassi di nonna Carterpillar, non ho più tempo, sono troppo impegnata a leggere le più sciocche riviste di moda e gossip di tutto il mondo che perdo di vista le cose importanti.
Per me i sassi sono importanti, sono rigorosi ed i sassi di mia mamma sono una garanzia per il mio giardino, non li butterei mai via. Li accomuno all'art. 18 che qualcuno vorrebbe masticare, revisionare e togliere se possibile.
 

L'art. 18 dello statuto dei lavoratori, dal mio modesto punto di vista, andrebbe mantenuto.

Semplicemente perché potrà essere abolito  quando il nostro bel Paese diventerà un posto dove regnerà incontrastata la meritocrazia, dove il cuneo fiscale verrà ridotto, dove le aziende non saranno strangolate dagli oneri contributivi e assicurativi, dove verrà prima di tutto fatta una riforma degli ammortizzatori sociali e dove socialmente un lavoratore disoccupato, specie se uomo, non verrà considerato un appestato.
L'art. 18 sarà necessario finché un lavoratore che perda il lavoro ne possa trovare un altro senza aspettarsi il miracolo di San Gennaro.


L'art. 18, poi, se vogliamo insistere, serve anche a garantire i lavoratori di quelle aziende che sono dotate di qualche manager (per fortuna pochissimi) che considerano che un dipendente sfigato sia peggiore di un cattivo dipendente.
Detto questo, meglio dotarsi di una buona dose di coccinelle, contro la sfiga, naturalmente.

lunedì 6 ottobre 2014

Leggerezza dell'essere

Invidio coloro che possiedono nel loro animo la leggerezza dell'essere.  Non chi sia superficiale o indifferente al mondo, alle persone e alle cose, ma solo chi ha conosciuto la leggerezza. Quella vera. Io non l'ho mai incontrata.

L'altra sera a cena con la Claudia parlavamo di una amica e del suo senso di responsabilità, quel senso che ti richiama sempre al dovere, all'ordine, a raggiungere la perfezione in casa, in famiglia, nel lavoro, nelle amicizie. Ci siamo guardate e abbiamo detto: "ammazza che palle!"

Meglio vivere per sapere chi ha vestito George e Amal, chi sia il parrucchiere di Kate o vivere ascoltando sempre la propria insostenibile coscienza?

Vi dico una cosa: io mi diverto di più, vivendo per leggere chi abbia confezionato il velo di Angelina o chi sia quella Samantha Cristoforetti che mi ha colpita per il suo entusiasmo ieri sera da Fazio.

Forse perché, in fondo, in fondo, mi annoia  dire che ho lustrato tutta casa, non ho mai saltato la scadenza di una bolletta, ho cucinato tanti manicaretti, ho vissuto per lavorare e per soffrire e soprattutto che non mi manca mai niente nel frigo.

A me manca sempre qualcosa, in ogni tempo ed in ogni attività.

Non raggiungo mai la perfezione, sono felicemente o infelicemente imperfetta.

Chissà se sia per questo, che adesso, cerco un po' di leggerezza e se possibile anche un po' di divertimento, in ogni tempo ed in ogni attività.

giovedì 25 settembre 2014

che schifo

Sono arrabbiata con me stessa e mi detesto, sono indignata perché chi poteva non si è indignato abbastanza, sono indignata di tutto. Le persone di semplice sensibilità mi fanno schifo, noi ci meritiamo il califfato dell'Is. Voglio vedere se a quelli faremo tagliare la barba o ce li terremo così come sono.


lunedì 8 settembre 2014

gioiosa come un fiore

Questo segnalibro mi ricorderà che sto meglio, che manca solo un pezzetto e tornerò come nuova. Il girasole è un fiore gioioso, si volta verso il sole per carpirne il benessere e restituisce a chi lo guarda l'energia che ha incamerato.
 
Con questa bella frase e con un girasole in giardino mi sento invincibile.

mercoledì 3 settembre 2014

Water villa o roulotte?

Bene, oggi ho deciso che tutto il giorno penserò con intensità e convinzione alla prossima vacanza!
 

Per ora, naturalmente la mia big Holiday è un sogno nel cassetto.


Mi piace l'idea di una water villa ma for sure  finirò in una roulotte di un campeggio vicino casa.


Se potessi, vorrei trovarmi in questo paradiso terrestre, bello come il biglietto che ho ricevuto oggi dai colleghi in ufficio.
Love XXX
W.p.

lunedì 1 settembre 2014

La superbia dell'ignorante

Eccomi, sono io! Superba e ignorante.

Oggi ecomarito andrà a casa di un suo amico giornalista e porterà come tutti gli altri invitati, qualcosa da bere e da mangiare; come ogni anno il primo settembre.

Ecomarito torna a casa con un vassoio di pizzette rosse e con una borsa di bibite, una vera e propria wide selection di drinks. Tutto meno che la coca cola!

 
 perché la coca cola no, chiedo io? Come si può farne a meno ad una festicciola?"

Ecomarito:


"Non l’ho presa poiché  F. non beve coca cola perché
negli anni '80-'90 questa azienda sembra  che abbia finanziato dei golpe nell'America Latina e abbia pure assoldato degli squadroni della morte in Colombia, dei quali si sospetta che abbiano fatto fuori numerosi sindacalisti che lavoravano nella Coca cola. Inoltre, la Coca Cola si è opposta al trattato di Kyoto. Ti potrei anche dire che in
Pakistan, nel 2001,  molti   lavoratori  furono licenziati per proteste e per l’aver provato a sindacalizzare i lavoratori di Lahore, ecc., ecc.  e  per l’aver ostacolato  le malefatte  
della multinazionale. In Turchia i dipendenti denunciarono, nel 2005, la Coca-Cola per intimidazioni e torture.
Ti basta come motivo?"


Ed io: no, non lo sapevo, Ignorante e pure superba!

Ed ora quando berrò un bicchiere di coca cola, ogni volta, mi verrà un coccolone, se possibile, anzi, ne farò a meno.

mercoledì 20 agosto 2014

La vita è una mareggiata

L'inquietudine incessante, il non accontentarsi, il vento del nord che ti verticalizza le idee, la nostalgia, l'ansia.
L'ambizione di cambiare le situazioni che non ti soddisfano nonostante tutto e tutti, il desiderio di scrivere quello che non si è mai scritto, di fare quello che si deve fare e di non fare ciò che non si vuole fare.
Cercare e trovare la propria strada sempre.
E se poi, la vita diventasse una mareggiata, andrebbe affrontata con l'incoscienza e l'audacia di un bambino divertito.





Punto.

martedì 29 luglio 2014

la pioggia è uno stato d'animo

I dear jack cantano la pioggia è uno stato d'animo e mai canzone fu più adatta per questo luglio uggioso.
Al mare, però,  quando il meteo non ci assiste, ci dedichiamo ad incollare altri pesciolini sulla vaschetta e sul muro.

lunedì 28 luglio 2014

il mare in una stanza

La mia mamma vuole il mare anche in caso di brutto tempo, così,  armata di pennelli, colori per stoffa ed un po'di tempo, ha dipinto questi pesci vicino alla parete con il mare.

Purtroppo la foto non rende, pazienza!




domenica 27 luglio 2014

Back home

Il mare, il sole, i pomodori che sanno di pomodori, il cornetto ripieno di gelato, i mercati di pomeriggio, i figli, i sassi, la frittura di pesce, la vista di Stromboli in lontananza.
Questa volta tornare a casa è stato un po' più faticoso.
A presto care amiche

mercoledì 9 luglio 2014

La canzone della LIBERTA'

Ho visto apparecchiare un tavolo con la Bandiera Italiana e appoggiarci persino una torta con una scritta discutibile. Le mie rimostranze non hanno sortito alcun effetto; una lacrima è rimasta incagliata nelle congiuntive già provate da allergeni cattivi.

Mio nonno Archimede scrisse questa poesia molti anni fa, ed io che sono cresciuta nella sua stanzetta a pane olio e un po' di storia del Risorgimento voglio condividerla con voi.

LA CANZONE DELLA LIBERTA' di nonno Archimede detto Colombo

Sorge il sole nel mattino giocondo,
l'amor di patria fratelli, si deve abbracciare
si eleva dal petto il respiro profondo,
libertà, libertà si deve cantare. 

Tu Italia, sacra ai figli e agli intelletti,
madre diletta di virtù di bene,
bel paese dei cuori diletti,
porti la libertà che ne conviene. 

Ciao Patria bella dai monti ameni
adorata nazione per i nostri beni,
ogni cuore a te si presta 
per tenerti unita Italia nostra. 

Italia sacra, adornata della tua bandiera,
nell'ora del bisogno per te sarò martire,
per quel vessillo nazionale che ti rende fiera
io mi farò tempesta per difendere il tuo tricolore.

mercoledì 25 giugno 2014

E ragno sia!

Little princess ha creato il suo primo portafortuna, portasoldi, portasalute, portatutto. 


Chissà, magari, l'avesse fatto ieri avrebbe portato fortuna alla nazionale!

giovedì 19 giugno 2014

Alla ricerca dell'assertività

Assertività o non assertività, essere assertivi o non essere assertivi: questo è il dilemma direbbe l' Amleto de' noantri.

Parlare senza prevaricare, dire di no facendo valere la propria opinione, comunicare  per ottenere dal prossimo un atteggiamento positivo e possibilmente traendo il maggior beneficio da questo tipo di forma espressiva: tutti esercizi da praticare quotidianamente per poter lavorare in alcuni settori.

Nella sostanza l'assertività è UNA GRANDISSIMA ROTTURA DI COGLIONI, con una traduzione un po' meno penosa  potrei dire che è  un processo di SFINIMENTO NEUROLOGICO SENZA SOLUZIONE DI CONTINUITA'.

Cari coach, cari psicologici, cari HR managers,  sappiate che l'assertività nel lungo periodo ti esaspera, ti rende irascibile più di quanto mediamente potresti mai diventare se tu potessi parlare in maniera franca con le persone; l'assertività ti annichilisce, perché ti reprime e sviluppi milioni di nevrosi che prima o poi sfoceranno in un torrente di collera inespressa.
Sappiate che l'assertività a cui ti abitui giorno dopo giorno fino alla pensione, ti rende feroce.

Non sarebbe più facile  e meno oneroso per il proprio fegato dire senza filtro quello  che si deve dire?

Perché da piccoli non ci avete abituati anche a sentirsi dire: tu stai sbagliando, questa cosa la fai male, non fare il furbo, fai quello che devi fare perché lo devi fare, ora et labora senza rompere il cazzo al prossimo tuo (san Benedetto non ha formulato così questa locuzione, io l'ho un po' arricchita).

Metodo agile di Wonder perlina: predica bene e razzola bene ma prima o poi disincagliati dall'assertività e sbrocca un po' se non vuoi finire al festival dei matti.


 

sabato 7 giugno 2014

La giostra

Dietro a Stephansdom a Vienna, c'è questa giostra un po' vintage. Non è graziosa?



domenica 11 maggio 2014

sabato 12 aprile 2014

A mio fratello

Tu che avresti oggi trentacinque anni,
non guardare da lassù quanto io mi affanni.

Copriti gli occhi se ancora vedi dolore,
tu sei il fratello a cui ho dato amore.

Non c'è una vita che basti per superare i danni,
quando sei morto avevi quasi ventotto anni.

Perché non esiste sinonimo per "morto",
nessuna parola è più giusta per raccontare quel "torto".

Se pensi che questa vita non ti si addica più,
sei ormai un essere libero, fatto di virtù.

Ma se tu decidessi di voler tornare,
in ogni parte del mondo, io ti verrei a cercare.

E se invece, tu non tornassi più
dimmi almeno che quella brezza fresca del mattino sei tu.

giovedì 20 marzo 2014

Il sesso nella malattia

Si sa, il sesso fa la differenza. Nella malattia poi, non ne parliamo.

La donna con trentanoveemezzodifebbre sta a lavoro finché non sopraggiungono le convulsioni e tornando a casa, fa la spesa per fare la cena ai  figli. Si mette la borsa dell'acqua calda sull'orecchio che duole legandola intorno alla testa con il nastro adesivo da carrozziere e passa la scopa elettrica, prepara il pranzo e la cena e accudisce i figli, tutto con gli occhi chiusi per il mal di testa che la attanaglia.
La donna si prende la tachipirina e l'antidolorifico e tira avanti, si lamenta certamente, ma in casa tira il carro come un somaro.

L'uomo, figlio di Zeus, discendente diretto di Achille, parente di Thor,  non avendo mai avuto neppure il ciclo,  con trentasettevirgolazeroditemperatura è un malato terminale di influenza, uno che  ha un dolore generalizzato alle articolazioni, curabile solo con la morfina e sette strati di pile. Sta tutto il giorno al telefono perché tutti devono sapere che è malato, nel caso volessero disturbarlo e si fa l'aerosol perché ha una tossetta "sospetta".
Non c'è storia per l'Achille malato, il malessere non fa parte del suo dna.

Il sesso ecco, fa la differenza.

venerdì 14 marzo 2014

Le Prime righe della Prima pagina del mio Primo libro

Matthew  ed Annette aprirono gli occhi, il lemure era scappato ed era ancora notte fonda, il rischio era di non trovarlo in tempo.

Antananarivo è una città troppo allettante per un piccolo lemure sensitivo che tutto vorrebbe tranne partire per un posto sconosciuto.
La sensazione della partenza è ormai parte di Charlie e sul suo pelo si notano da giorni curiosità mista a sgomento. Charlie non ha mai sentito il rumore di un aereo e non ha mai subito un viaggio di venti ore. L'airbus A380 dal Madagascar arriverà a Londra per poi ripartire per Jersey; tutto è stabilito. Il piccolo ha bisogno di cure e soltanto nel Jersey zoo lemures ci sono i veterinari che possono curarlo.
Charlie è un dispettoso fuggitivo ma non conosce la tenacia di Matthew ed Annette.
I due naturalisti hanno una sola priorità, urgente ed importante: riportare il lemure al campo base. Devono avere il tempo per sedarlo e trasportarlo con la Ford Explorer fino al desk dell'Air France, imbarcarlo e finalmente sedersi su due poltrone dell'economy class.



Care amiche blogghine, oggi che è il pi-greco day, ho deciso di pubblicare le prime righe del mio romanzo in via di scrittura. Non sono mai stata né in Madagascar né a Jersey (una delle isole del canale) ma ho una passione smodata per Gerald Durrell, del quale ho letto tutti i libri.
Sono convinta che prima o poi, un mio piccolo sogno si avvererà, Charlie, il piccolo lemure mi porterà fortuna.

Ciao
ps: secondo voi Charlie salirà sul volo? io non ho ancora deciso!

lunedì 10 marzo 2014

I SOGNI

E voi che scelta fate la mattina?
 

venerdì 14 febbraio 2014

mercoledì 29 gennaio 2014

Bricolo-chic's birthday

Auguri  a Bricolo-chic che oggi compie ventitré anni (ops, l'età di una fanciulla non si svela)!

Tanti auguri a te,
tanti auguri a te,
tanti auguri bricolina,
tanti auguri a te.


sabato 25 gennaio 2014

come festeggiare due compleanni?

Se avete, come me, la fortuna di avere due festeggiati nello stesso giorno, potete organizzare una festa sola. Little princess ed ecomarito hanno festeggiato nel bel mezzo di una bella nevicata.





giovedì 23 gennaio 2014

la prima volta sugli sci

Little princess malaticcia non rinuncia alla sua prima lezione di sci con super nano Emo.

mercoledì 22 gennaio 2014

auguri Mina

Se hai visto almeno una volta nella vita il presepe di Mina ed Angelo allora puoi dire di aver visto un presepe!
auguri cara Mina e grazie per condividere questa opera preziosa. Buon compleanno.





luggage tags alla "bricolo-chic"

Grazie bricolo chic sono bellissime le tue luggage tags, ormai sono il must di questo

 inverno!


venerdì 17 gennaio 2014

Lettera a Steve Jobs

Gentile Mr. Steven Paul Jobs (gentile e non egregio perché non è dottore),

finalmente trovo il coraggio di parlarle della mia smania lavorativa (e chi non smania!), perché il mio cv lei già lo vede, da lassù. Immagino che veda pure tutte le mie frustrazioni ma altresì tutte le mie passioni.

Mi tolga lei una curiosità; per conoscerci meglio: "ha già distribuito nano tecnologie associate all'elettronica analogica a chi non sa cosa sia un transistor? Si è già reso conto che oggi, non tutti sanno ANCORA cosa sia un transistor! Molti non conoscono neppure la collezione "juste un clou di Cartier" figuriamoci se conoscono un semiconduttore!)".

Sono logorroica nel parlare ma ancor di più nello scrivere. Sono una fissata della punteggiatura e della sintassi, adoro il font gotico nella scrittura.

Il mio obiettivo è il raggiungimento del massimo edonismo personale e familiare, inutile girarci intorno.

Lavoro in team ma alla fine dei conti, come tutti, sono un individualista; lavoro per essere considerata preziosa se non addirittura indispensabile.
Si sarà anche accorto che, fondamentalmente sono matta, mi piacciono delle cose assurde e ragiono in modo folle; la cosa che avrà notato è che RAGIONO, HO DELLE IDEE e LAVORO PER REALIZZARLE.

Il mio sogno nel cassetto è di lavorare con il capitale umano di una di queste aziende: Apple, Google, Microsoft o Yahoo; anche Oracle andrebbe bene, ma se potessi sceglierei la sua azienda.

Lei, caro Mr Jobs mi dirà: "a quale area ti devo affidare visto che in questo momento ti sto dicendo che ti assumo?"

Mr Jobs, la ringrazio virtualmente della sua decisione, sono convinta che non la deluderò. Le sarei grata se lei gentilmente mi appoggiasse alle Risorse Umane, lì, credo che potrei dare del mio meglio, sempre che lei, nella sua infinita superiorità, mi giudichi adatta per conquistarmi una posizione.

Purtroppo le devo dire, che in questa fase della mia vita, non mi accontento di un qualunque ruolo, so lavorare per target e per obiettivi,  ambirei ad una posizione lavorativa prestigiosa. Un ruolo da amministratore delegato nelle risorse umane mi si confà. Tutto sommato, come vede, sono una ragazza che ritiene di potersi accontentare.

Grazie dell'attenzione
Wonder Perlina

mercoledì 15 gennaio 2014

Manuale di sopravvivenza della piccola sgobbona

Wonder è fiduciosa, crede che otterrà quello che merita.
Il merito paga quando chi ti valuta è in grado di fare una valutazione di merito, diversamente,  sei in cattive acque.
Nel frattempo, dopo aver conosciuto un arrosto steccato in un pranzo indigesto, ha deciso di stilare un decalogo per la propria sopravvivenza, senza pretendere che possa essere utile ad altri, ma convinta della necessità di metterlo nero su bianco.

1. Dotarsi di resilienza e di beatitudine celeste (queste doti si acquistano soltanto in alcune botteghe specializzate).
2. Bere frequentemente una pozione anti babbani o anti zombie (il caffè della macchinetta non basta).
3. Acquisire d'ufficio una propria maga protettrice: quella di wonder è Hermione Granger (quella di oculus reparo)
4. Partire per la Luna soltanto se si possiede un missile, altrimenti, si rischia di non arrivare.
5. Eliminare gli irrecuperabili, i dissennatori e gli inutili dalla propria vita.
6. Desiderare moltissimo e pretendere il giusto.
7. Dedicarsi alle arti, alle passioni e all'appagamento delle proprie curiosità; il solo lavoro non rende l'uomo libero, figuriamoci la donna.
8. Arrivare in ritardo perché i ritardatari sono più simpatici ed efficienti (cerca su internet e mi darai ragione).
9. Cambiare opinione ogni volta che lo si ritiene opportuno, solo i cretini non tornano sui loro passi.
10. Prendere il treno quando passa oppure aspettare il prossimo treno che sarà tecnologicamente più avanzato.

Buona sopravvivenza a tutti.